giovedì 16 febbraio 2023

Il Principio di esclusione di Pauli - meme

 Il Principio di esclusione di Pauli

Il principio di esclusione di Pauli stabilisce che non possano esistere due elettroni in un atomo che abbiano gli stessi numeri quantici. 

Dato che per identificare un orbitale occorre una terna di numeri quantici, n, l e m e dato che gli elettroni sono fermioni, particelle subatomiche che hanno uno spin semi intero che può assumere solo i valori di -1/2 e +1/2, per il principio di esclusione di Pauli nello spazio occupato da un orbitale possono essere ospitati AL MASSIMO 2 elettroni: uno con spin +1/2 e uno con spin -1/2.

Il numero quantico magnetico di spin, proprio di un elettrone e non di un orbitale, lo indichiamo con ms

Per cui quando costruiamo la configurazione elettronica di un atomo secondo i principi dell'AUFBAU in ogni orbitale, rappresentato graficamente con un quadratino possiamo inserire SOLO un massimo di due elettroni con spin opposti.

Gli elettroni con spin opposti li indichiamo con una freccia in su e una freccia in giù.

configurazione elettronica dell'azoto

Per cui DECISAMENTE non ci possono essere TRE elettroni dentro lo STESSO orbitale.


The Doctor knows it 




 

Il ciclo cellulare: le tappe del ciclo - simulazione - videolezione

 Il ciclo cellulare: le tappe del ciclo - simulazione - videolezione

In questo video usiamo una simulazione che ci guida attraverso le diverse tappe del ciclo celllulare delle cellule eucariotiche, utilizzando un educational game molto semplice in lingua inglese che potete trovare a questo indirizzo: la simulazione in inglese può essere utile per impostare una lezione in CLIL sul ciclo cellulare degli eucarioti.

Una lezione più in dettaglio sul ciclo cellulare la trovi in questo video:





il ciclo cellulare e la fissione binaria - videolezione

 il ciclo cellulare e la fissione binaria - videolezione

Videolezione calibrata per le classi seconde superiori sul ciclo cellulare e la divisione dei batteri.
Caratteristiche dei procarioti e degli eucarioti a confronto.
Il meccanismo della fissione binaria.
La velocità di riproduzione dei batteri.
La complessità degli eucarioti e le diverse tappe del ciclo cellulare: fase G1, S, G2 mitosi e citodieresi.
Differenza tra cellule staminali, differenziate e tumorali.
Il significato della riproduzione cellulare nell'individuo pluricellulare adulto.
La struttura delle cellule batteriche in dettaglio, parete, membrana, cromosoma, plasmide, capsula, flagelli, pili, la trovate in questo video: Una simulazione educativa sul ciclo cellulare la trovate in questo video:



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La Struttura della cellula batterica e le diverse forme dei batteri - videolezione

 La Struttura della cellula batterica e le diverse forme dei batteri - videolezione


Minilezione riassuntiva sulla cellula batterica suddivisa in due parti.

Nella prima parte si analizzano le diverse forme distintive dei batteri o delle loro associazioni: cocchi, bacilli, vibrioni spirilli e spirochete.

Nella seconda parte si impara a distinguere le diverse parti della cellula batterica: nucleoide, citoplasma, ribosomi, membrana, parete, capsula, pili e flagelli.

Ho realizzato un app che è un ottimo esercizio per ripassare la cellula batterica che trovate a questa pagina, mi sono basato su quella per il video, con alcuni inserti animati: Il video è calibrato per le classi seconde delle superiori. Sono andato un po' a braccio per cui in alcune parti non sono molto preciso. Qui trovate tutte le app di scienze che ho realizzato per le classi superiori:



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martedì 14 febbraio 2023

Individuare i gruppi sanguigni per una trasfusione. Simulazione - videolezione

 Individuare i gruppi sanguigni per una trasfusione. Simulazione - videolezione

In questo video applichiamo quello che abbiamo imparato sui gruppi sanguigni e simuliamo il caso in cui un paziente di gruppo sanguigno ignoto debba ricevere una trasfusione.
Per prima cosa impariamo a tipizzare un gruppo sanguigno facendo reagire il sangue in tre provette contenenti:
un antisiero con anticorpi contro la proteina A,
uno con anticorpi contro la proteina B
e uno con anticorpi contro il fattore Rh. Una volta individuato il corretto gruppo sanguigno del paziente scegliamo le sacche di sangue che possiamo trasfondere. Trovate la simulazione sul sito Nobel Prize a questo link: promemoria: Sistema ABO O può ricevere solo da: O A può ricevere da: A e O B può ricevere da: B e O AB può ricevere da: AB, A, B e O Sistema Rh Rh+ può ricevere da: Rh+ e Rh- Rh- può ricevere solo da: Rh-




i gruppi sanguigni: il sistema AB0 - videolezione

 i gruppi sanguigni: il sistema AB0 - videolezione


I gruppi sanguigni A B AB e 0 Che cosa sono i gruppi sanguigni, che cosa significa il fenotipo A B AB e 0 in relazione alle glicoproteine presenti sulla superficie dei globuli rossi. Quale gruppo sanguigno è il ricevente universale e quale il donatore universale. E soprattutto la genetica alla base dei gruppi sanguigni: gli alleli codominanti IA e IB e il recessivo i.

Come si imposta e si risolve un esercizio sui gruppi sanguigni a partire dal fenotipo, per poi passare al genotipo, formazione dei gameti, costruzione del quadrato di Punnett e analisi dei risultati.

Altri video di genetica mendeliana: Video precedenti: Introduzione (dominanti, recessivi e linee pure) Segregazione indipendente: Dominanza incompleta Codominanza: lezioni di genetica su Scienzità:



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Genetica Mendeliana: La Codominanza - videolezione

 Genetica Mendeliana: La Codominanza - videolezione


Vediamo in questo video il caso in cui nessuno dei due alleli riesca a nascondere o a "smorzare" l'altro, ma entrambi si manifestano inalterati nell'eterozigote, producendo un fenotipo che NON è intermedio tra i due come succede nella dominanza incompleta.

Impariamo a usare le lettere e i simboli giusti per marcare gli alleli e risolviamo un classico incrocio mendeliano con alleli Codominanti.
Prendiamo in esame le mucche Shorthorn con manto: marrone, roano e bianco.
Trovate il materiale di questo video in questa pagina di Scienzità: Video precedenti: Introduzione (dominanti, recessivi e linee pure) Segregazione indipendente: Dominanza incompleta i gruppi sanguigni teoria:





lunedì 13 febbraio 2023

La Terza Legge di Keplero - Videolezione

 La Terza Legge di Keplero - Videolezione

La terza legge di Keplero confronta i periodi di rivoluzione dei diversi pianeti e li mette in relazione con la loro distanza media dal Sole.
Partendo da una tabella in cui sono riportati i dati del Periodo di Rivoluzione e della distanza media (semiasse maggiore dell'ellisse) del Pianeta, verifichiamo la veridicità della legge.
Poi confrontiamo graficamente le diverse velocità dei Pianeti utilizzando la simulazione dei due video precedenti: Vedi il video "Prima legge di Keplero" per la forma dell'orbita Vedi il video "Seconda legge di Keplero" per la velocità di un singolo pianeta sulla sua orbita Formulazione della Terza Legge di Keplero:
Il quadrato del periodo di rivoluzione, il tempo che un pianeta impiega per compiere un giro completo attorno al Sole, è proporzionale al cubo della distanza media del pianeta dal Sole (il semiasse maggiore dell'orbita)

La seconda legge di Keplero - videolezione

 La seconda legge di Keplero - videolezione

La velocità di un pianeta attorno all'orbita varia in base alla sua distanza dal Sole.
Massima in prossimità del perielio e minima in prossimità dell'afelio. Spiegazione della seconda legge di Keplero:
Il raggio vettore che unisce il centro del Sole con il centro del pianeta descrive aree uguali in tempi uguali, in relazione alla legge della gravitazione universale e alla contrapposizione tra forza di gravità e forza centrifuga. Il video sulla prima legge di Keplero lo trovate a questo link: Il video sulla terza legge di Keplero lo trovate a questo link:



Le tappe della glicolisi - videolezione

 Le tappe della glicolisi - videolezione

Spiegazione del processo della glicolisi e delle singole tappe della catena di reazioni che, a partire dal glucosio, generano 2 molecole di piruvato che poi possono entrare nel ciclo di Krebs o essere trasformate in altri metaboliti tramite i processi fermentativi. Per ogni tappa viene delineata la reazione chimica e l'enzima coinvolto. Per altre lezioni di chimica e biologia: Lista lezioni di Biologia Lista lezioni di chimica l'app usata nel video la trovate qui, è molto comoda (in inglese) se volete memorizzare le tappe della glicolisi esercitatevi con questa app: oppure seguite questo test commentato in questo video:

capitoli del video: introduzione alla glicolisi 00:13 le due fasi della glicolisi 02:24 l'ingresso del glucosio nella cellula 04:50 tappa 1 - esochinasi 06:00 tappa 2 - fosfoesosoisomerasi 07:50 tappa 3 - fosfofruttochinasi 09:38 tappa 4 - aldolasi 11:35 tappa 5 - trioso fosfato isomerasi 14:20 tappa 6 - G3P deidrogenasi 16:04 tappa 7 - fosfoglicerato chinasi 19:18 tappa 8 - fosfoglicerato mutasi 21:35 tappa 9 - enolasi 22:50 tappa 10 - piruvato chinasi 25:45 bilancio energetico 27:45

genetica mendeliana: la dominanza incompleta - videolezione

 genetica mendeliana: la dominanza incompleta - videolezione

Non sempre i caratteri mendeliani rispettano le ferree regole della dominanza e della recessività. In alcuni casi sembra che i due fenotipi si mescolino, andando contro la legge della segregazione indipendente.

In questo video vediamo come questo non è assolutamente vero e che il "mescolamento" riguarda esclusivamente il fenotipo e non l'identità degli alleli.

Analizzeremo il caso del fiore della bocca di leone che si fa spesso a lezione che ha tre fenotipi diversi per due alleli: rosso, rosa e bianco.

Trovate il materiale di questo video in questa pagina di Scienzità:



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genetica mendeliana: la legge della segregazione indipendente

 genetica mendeliana: la legge della segregazione indipendente

La legge della segregazione indipendente di Mendel. I risultati degli incroci di linee pure e degli incroci della F1 La segregazione degli alleli nei gameti e la ricombinazione degli stessi secondo le leggi della probabilità nella fecondazione. Analisi dei quadrati di Punnett e spiegazione del rapporto fenotipico 3:1 e del rapporto genotipico 1:2:1 Simbologia e metodo da usare quando si deve risolvere un problema di genetica mendeliana. Gli argomenti del video li trovate a questa pagina di Scienzità: Il test cross (non trattato in questo video) lo trovate a questa pagina: Un esercizio su come costruire un quadrato di Punnett in questa pagina:





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La prima legge di Keplero - videolezione

 La prima legge di Keplero - videolezione

Introduzione al sistema planetario Kepleriano e confronto con i sistemi tolemaico e copernichiano. Spiegazione della differenza tra ellisse e circonferenza e le conseguenze del fatto che la forma delle orbite dei pianeti è un'ellisse: la distanza dei pianeti dal Sole varia durante il cammino sull'orbita e esistono due punti fondamentali chiamati perielio e afelio. il perielio è il punto di minima distanza dal sole l'afelio è il punto di massima distanza dal sole Confronto tra le distanze dei singoli pianeti dal Sole con la definizione dell'unità di misura di distanza del sistema solare: Unità Astronomica Il video sulla seconda legge di Keplero lo trovate a questo link: Il video sulla terza legge di Keplero lo trovate a questo link: Alcune schede sui pianeti le trovate a questi indirizzi: Sistema Solare Pianeti Potete ripassare le caratteristiche dei pianeti con queste app: I Pianeti Gassosi I Pianeti Rocciosi

Genetica Mendeliana introduzione: caratteri dominanti e recessivi

 Genetica Mendeliana introduzione: caratteri dominanti e recessivi


In questo video introduciamo la genetica mendeliana. Analizziamo la pianta modello scelta da Mendel, il Pisum sativum, e i sette caratteri ben riconoscibili della pianta che Mendel ha analizzato nei suoi esperimenti: forma e colore del seme, forma e colore del bacello, altezza del fusto, colore del fiore e posizione dei fiori. Definiamo i concetti di gene e di allele e di dominanza e recessività, di linee pure e ibridi. Poi analizziamo i risultati della F1. Definiamo i tipi di incroci: impollinazione incrociata e autoimpollinazione. PS: nel video dico orecchi, ovviamente è sbagliato avrei dovuto dire orecchie. (influenza romana) queste lezioni le trovi in forma testuale ai seguenti indirizzi. Introduzione alla Genetica Mendeliana Dominanti e recessivi




sabato 4 febbraio 2023

Cosa sono gli isotopi? - Io e Chat Gpt - edutainment - 2023

Cosa sono gli isotopi? - Io e Chat Gpt - edutainment - 2023


Gli isotopi sono atomi di un elemento che hanno lo stesso numero di protoni, tutti gli atomi di un elemento hanno lo stesso numero di protoni (ad es. l'Idrogeno ha sempre e solo un protone, l'Elio 2 e così via), ma possono avere un numero diverso di neutroni.



I nuclei atomici di alcuni isotopi sono stabili e non decadono radioattivamente (ad esempio il Deuterio è un isotopo dell'Idrogeno con un protone e un neutrone ed è stabile; il nucleo dell'Idrogeno più comune in natura è invece privo di neutroni)



I nuclei atomici  di alcuni isotopi sono invece instabili e si trasformano in tempi brevi o lunghissimi in isotopi stabili emettendo diversi tipi di radiazioni (alfa, beta o gamma). 

Sempre restando sull'Idrogeno esiste un isotopo instabile il Trizio, che ha un protone e 2 neutroni. Il nucleo emette radiazioni beta- causando la trasformazione di uno dei due neutroni in un protone e trasformandosi in Elio-3 stabile (due protoni e un neutrone). Il tempo di dimezzamento del Trizio,  cioè il tempo che impiega una certa quantità di un elemento radioattivo a dimezzarsi è di circa 12 anni. (ad esempio di un chilo di Trizio in 12 anni ne resta mezzo chilo, dopo altri 12 anni 250 grammi, dopo altri 12, 125 grammi e così via...)



Mi sono divertito a utilizzare Chat Gpt chiedendogli di fare una battuta sugli isotopi. All'inizio non ci ha preso molto ma poi ha imparato e ha dimostrato anche di essere un tantinello permaloso.

Nelle immagini seguenti la chat:

Primo tentativo

Come primo tentativo non ci ha capito nulla confondendo gli atomi con le particelle subatomiche

Gli ho concesso una seconda possibilità

Secondo tentativo


Come secondo tentativo la battuta era più accettabile ma il sistema ha sbagliato la definizione stessa di isotopo affermando che ha non solo lo stesso numero di protoni ma anche di neutroni. Gliel'ho fatto notare, ha accusato il colpo e incamerato l'informazione. 

Terzo tentativo


Al terzo tentativo mi si è impallato. Probabilmente l'ho messo un po' in difficoltà, ma alla fine se la caverà egregiamente. 

Ho ricaricato la pagina e fatta la stessa domanda.

Quarto tentativo


Alla fine, grazie all'input delle mie correzioni ha tirato fuori una battuta buona anche se avrebbe dovuto scrivere SPESSO invece che SEMPRE. Gliel'ho fatto notare e mi ha dato una risposta un tantinello permalosa. 

Skynet sta arrivando...

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